Come migliorare la visibilità del proprio brand su Instagram in 7 step
26 Lug 2019

Come migliorare la visibilità del proprio brand su Instagram in 7 step

di 9 Bureau

Migliorare la visibilità del proprio brand su Instagram è diventato fondamentale per tutti coloro ch vogliono ampliare il proprio business online.

“Facebook è morto. Il futuro è su Instagram”

Questa affermazione, che ormai da qualche tempo spopola online, è stata infatti anche il motivo per cui molti imprenditori hanno cominciato a promuovere il proprio brand su Instagram.

Ora, che Facebook non sia morto (anzi!) è chiaro a tutti.

Ma è anche vero che moltissimi utenti, soprattutto i Millennials, preferiscono utilizzare Instagram piuttosto che Facebook.

Quindi se hai un’azienda e non hai ancora debuttato su Instagram è davvero arrivato il momento di cominciare a farlo.

Aprire un account, però, non basta.

È infatti anche necessario curare la propria immagine di brand, soprattutto su un social ispirazionale e incentrato sulle immagini come Instagram.

Ti sembra difficile? Tranquillo, ti spiego come fare.

In questo articolo scoprirai infatti come migliorare la visibilità del tuo brand utilizzando Instagram seguendo 7 semplici passi:

  1. PRIMO IMPATTO: creare un profilo accattivante al primo sguardo;
  2. CONTENUTI: vedremo cosa, come e quando pubblicare;
  3. HASHTAG: utilissimi per i brand, ma sei sicuro di utilizzarli al meglio?
  4. POST: pubblicare su Instagram è diverso rispetto a pubblicare su Facebook, qui capiremo perché;
  5. STORIES: uno strumento fondamentale per i brand, e dai mille usi;
  6. INFLUENCER MARKETING: gli influencer sono ancora il metodo migliore per aumentare la visibilità del proprio brand?
  7. STRATEGIE: qualche trick da utilizzare per la tua impresa.

Interessante no?

Prima di cominciare, però, voglio farti una premessa che ti sarà utile su Instagram, ma non solo. Più che una premessa, voglio darti una base da cui partire.

Conoscere la tua audience

Conoscere il proprio brand è importante ma soprattutto è fondamentale conoscere la propria audience.

È basilare.

Conoscere il proprio brand significa capirne l’essenza. La mission. Altrimenti risulta impossibile comunicarla.

Conoscendo alla perfezione il tuo pubblico, invece, puoi creare contenuti adatti, accattivanti e che creeranno interazioni e fiducia.

Inoltre, consultando i dati del tuo account potrai anche controllare che nel tuo pubblico non ci siano fake follower o ghost follower. Questi infatti andrebbero a falsare i dati e a compromettere la riuscita della tua strategia.

Devi conoscerti, e devi conoscerli.

Ora che il tuo punto di partenza è chiaro, possiamo cominciare.

1. Migliorare la visibilità del proprio brand su Instagram: il primo impatto

Il detto “anche l’occhio vuole la sua parte” è perfetto per Instagram.

È un social basato sui contenuti visuali, per cui la gradevolezza estetica è al primo posto.

Su Instagram c’è bisogno di chiarezza, semplicità ed armonia.

Lo scopo di un account Instagram è essere sfogliato. Deve essere chiaro da subito per l’utente di cosa tratta la pagina, l’argomento principale.

Ricorda che un nuovo utente che visita il tuo profilo impiega in media 90 secondi per farsi un’idea del tuo brand.

Solo un minuto e mezzo per decidere se il tuo brand è interessante o non lo è.

Per questo il primo impatto è fondamentale. L’account deve quindi essere curato in ogni suo aspetto, visivo e testuale.

Vediamo ora insieme quali sono le varie parti che compongono un profilo.

Per semplificare ti propongo un esempio concreto.

esempio dettagliato di profilo Instagram

  1. NOME UTENTE. Deve essere univoco su tutto Instagram, non può contenere spazi ma sono accettati alcuni simboli.
  2. NOME. Può contenere simboli o anche emoji, la lunghezza massima è di 30 caratteri.
  3. FOTO PROFILO. Non può essere zoomata.
  4. BIO. Ha una lunghezza massima di 150 caratteri.
  5. STORIE IN EVIDENZA. Sono le storie che scegliamo di mostrare sempre sul nostro profilo.
  6. ULTIME FOTO. Le ultime tre foto che pubblichiamo sono quelle immediatamente visibili.

Nome utente e nome vanno entrambi usati al meglio: si potrebbe anche pensare di inserire delle keyword all’interno di questi nomi.

Questo permetterebbe infatti di essere indicizzati al meglio per quelle keyword di ricerca.

Ci sono però anche dei contro in questa pratica: inserire troppe keyword infatti diminuisce l’autorevolezza del brand agli occhi dell’utente.

Si va, per intenderci,  a sacrificare la user experience.

Ti mostro un esempio per farti capire al meglio la differenza:

due esempi di nomi utenti Instagram con e senza keyword

Come puoi vedere l’impatto è totalmente diverso, per questo bisogna valutare bene se inserire o meno delle keyword nel nome e nel nome utente.

L’immagine di profilo è l’unica non zoomabile, per questo fai sempre in modo che sia ben riconoscibile e iconica.

Spesso si tende a dare poca importanza alla BIO negli account  Instagram… niente di più sbagliato!

In 150 caratteri devi essere in grado di farti conoscere, far capire chi è il tuo brand e creare un legame empatico con gli utenti che la leggono.

Non c’è spazio per l’autoreferenzialità qui. Piuttosto inserisci un invito all’azione che stimoli gli utenti a visitare il tuo sito web.

Le storie in evidenza sono un valido aiuto per mostrare in maniera dinamica le info importanti che non siamo riusciti a inserire in bio.

I tratti caratteristici del brand, dei prodotti, info utili. Di tutto insomma.

Dai un titolo a queste storie, inserisci una copertina efficace e il gioco è fatto.

Dai un’occhiata a questo esempio:

feed di Instagram in cui sono inserite delle ancore visive grazie all'uso dei colori

Cosa NON fare mai nelle storie in evidenza

  • Mai lasciare titolo standard “contenuti in evidenza”
  • Mai fare tante sezioni in evidenza con una sola storia per sezione
  • Mai lasciare la copertina al caso.

Ricorda inoltre che oltre i 10.000 followers, nelle pagine business è possibile inserire gli swipe-up nelle storie, anche in quelle in evidenza.

Questo ti permette di avere un altro modo, più interattivo di una call to action, per portare gli utenti al tuo sito web. Proprio attraverso lo swipe up, infatti, l’utente può andare direttamente al sito web che avrai impostato.

Non male, no?

Un’altro aspetto fondamentale da curare sono i post: gli ultimi tre che pubblichi in ordine temporale sono i più visibili a primo impatto, per questo devono essere accattivanti.

Con 3 post devi incuriosire gli utenti, invogliarli a visualizzare anche gli altri contenuti dell’account.

Un consiglio: definisci un piano editoriale in modo che, in ogni fila da tre contenuti, ce ne siano almeno due altamente accattivanti.

Inserisci anche dei post più semplici, che diano risalto a quelli su cui vuoi puntare.

Ti faccio un esempio:

Esempio di feed Instagram con contenuti semplici e contenuti più ricchi.

Vedi, ci sono degli scatti molto belli, che catturano l’attenzione, e che allo stesso tempo danno modo ai post più ricchi di contenuto visivo di essere messi in risalto.

Altro suggerimento importante: crea delle ancore visive a livello cromatico per dare continuità alla tua pagina.

Come in questo esempio.

feed di Instagram in cui sono inserite delle ancore visive grazie all'uso dei colori

2. Contenuti

Instagram è totalmente incentrato sulle immagini, questo è vero. Però la componente testuale è altrettanto importante.

Grazie alla didascalia dei post, infatti, è possibile creare uno storytelling che aumenti l’interesse degli utenti.

Questo accresce anche la possibilità di fidelizzazione dell’utente, soprattutto quando utilizzi la didascalia per contestualizzare lo scatto pubblicato.

Qui ho scelto per te qualche esempio di didascalia di un brand dal tono frizzante e divertente da cui trarre ispirazione.

esempi di copy di didascalie per i contenuti Instagram

Niente descrizione tecniche ma tanta, tanta empatia.

Abbiamo però detto che, nel piano editoriale, sarebbe bene inserire foto ispirazionali, semplici, più “libere”. Come puoi associare la giusta didascalia a questo tipo di contenuto visuale?

Anche in questo caso ho un utile consiglio per te: usare la tecnica del “Think While”.

La tecnica soprannominata think while consiste nel contestualizzare una qualunque foto, riportando al pensiero che l’oggetto ritratto in foto ha ispirato, o a cosa si stava pensando mentre si era in quel luogo o si stava facendo quella specifica cosa.

Analizziamo nello specifico in un paio di esempi pratici la tecnica del Think While:

esempio di contestualizzazione di una foto con la tecnica Think While

esempio di contestualizzazione di una foto con la tecnica Think While

Come mostrato nelle foto precedenti, attraverso la tecnica “think while” è possibile ricondurre al proprio lavoro e ai concetti cardine del proprio personal brand un qualunque scatto, semplicemente trovando la giusta contestualizzazione e la giusta connessione tra il concetto e la foto.

Tutto chiaro fin qui?

Bene, passiamo ad una parte fondamentale di Instagram: gli hashtag.

3. Hashtag

Gestire correttamente gli hashtag può aumentare notevolmente la visibilità dei tuoi post. E di conseguenza del tuo account.

Fino a qualche tempo fa molti brand, ed anche molti utenti, erano convinti che utilizzare tutti e 30 gli hashtag permessi dal social fosse un bene.

In realtà non è così.

Attualmente utilizzare un numero elevato di hashtag sembra andare in parte a penalizzare la visibilità raggiungibile del post. Io ti consiglio di arrivare a un massimo di 15 hashtag.

Quello che invece è necessario fare è la rotazione degli hashtag.

In questo modo sarai in grado di raggiungere segmenti di utenti sempre diversi, massimizzando la visibilità sia dei post che dell’account.

Un altro passo importante è separare gli hashtag in liste, dividendoli in generici e specifici.

In questo modo puoi utilizzare hashtag diversi, raggiungere un’audience più ampia e variare sempre.

Ti faccio un esempio.

Un brand produttore di scarpe potrà avere questi tipi di contenuti generici e specifici:

esempi di contenuti generici e contenuti specifici da pubblicare su Instagram

Ai quali associare due liste di hashtag:

  • Specifico: shoe-shopping
  • Generico: fashion-style

Dalla mia esperienza ti posso consigliare di utilizzare ogni lista al massimo per 3 volte, poi è opportuno riformularle.

Ti sarà capitato sicuramente di vedere che alcuni brand inseriscono tutti gli hashtag nella didascalia. Altri, invece, utilizzano il primo commento sotto al post per contenerli.

Questa è una libera scelta estetica.

Al riguardo posso dirti che gli hashtag più indicati per la didascalia sono quelli più facilmente associabili al contenuto visuale del post stesso.

Altra categoria di hashtag che va messa in didascalia è quella degli hashtag che identificano il brand (branded hashtag).

Gli altri hashtag, anche se coerenti con il messaggio ed il posizionamento, sono invece adatti al primo commento. Questo perché se inseriti in didascalia la renderebbero pesante e difficile da leggere.

Vanno però assolutamente inseriti perché sono fondamentali per l’indicizzazione del post e per aumentarne la visibilità.

Ecco un esempio che ti aiuterà a capire meglio come scegliere la posizione dei tuoi hashtag.

Poniamo il caso che tu sia un parrucchiere che vuole promuovere le acconciature da sposa su Instagram.

In questo caso per l’indicizzazione del post agli occhi dell’algoritmo potrebbe essere utile inserire #bridalhairstyle.

Questo hashtag però potrebbe non essere riconosciuto a colpo d’occhio da tutti (specialmente se il nostro target è italiano). Non tutti potrebbero conoscere il significato di quella parola e quindi capire il riferimento al contenuto.

Per renderlo visivamente più interessante bisognerebbe allora utilizzare #wedding o #hairstyle. Che sebbene potrebbero essere meno efficaci dal punto di vista di indicizzazione, sarebbero più facilmente riconoscibili da chi legge il post.

Questa potrebbe essere una soluzione:

come inserire correttamente gli hashtag dividendoli tra didascalia e primo commento

Recentemente Instagram ha inserito anche la possibilità di seguire non solo i brand, ma anche gli hashtag: FOLLOW HASHTAG.

In questo senso è fondamentale ora andare a creare il proprio branded hashtag ufficiale, che permetta di essere immediatamente riconosciuti.

Pensa al fatto che se un utente segue un account, ha una determinata possibilità di visualizzare i contenuti di quell’account all’interno del proprio feed.

Ma se lo stesso utente seguisse anche l’hashtag-brand, le possibilità che visualizzi contenuti con quegli hashtag, quindi dell’account che segue, saranno molto più alte.

Una volta che avrai trovato i branded hashtag più adatti alla tua attività potrai spingere gli utenti a seguirli.

Questo ti porterà un duplice beneficio:

  • Potrai ottenere contenuti che poi potranno essere inseriti nel tuo feed
  • Potrai popolare la pagina dell’hashtag di contenuti riferiti al tuo brand, aumentandone così l’autorevolezza agli occhi di chi segue l’hashtag.

4. Post

Qualche consiglio anche sui post.

Ti sarà capitato di chiederti quante volte a settimana si deve pubblicare.

La risposta è semplice: non c’è un numero esatto di contenuti da postare a settimana.

L’algoritmo di Instagram tende a mostrare i contenuti in modo analogo a quello di Facebook, calcolando quelli che potrebbero essere i post più interessanti per l’utente.

Instagram premia infatti la continuità di pubblicazione e tende a favorire utenti costanti nella pubblicazione rispetto a utenti più discontinui.

CONSIGLIO: evita di pubblicare 4 post in un giorno, per poi non pubblicare più nulla per i 10 giorni successivi!

Come per Facebook, l’orario in cui postare può determinare l’andamento e la riuscita del post.

Per cui ti suggerisco di controllare l’ora in cui i tuoi utenti sono più attivi e pubblicare 1 o anche 2 ore prima del picco più alto.

screenshot esplicativo degli orari in cui gli utenti sono più attivi su uno specifico account Instagram

Ci sono alcuni tool che puoi utilizzare per organizzare i tuoi contenuti su Instagram. Io ti consiglio Planoly, partner ufficiale di Instagram, quindi totalmente API compliant.

Questa app permette non solo di schedulare e postare automaticamente su Instagram, ma anche di avere un’anteprima dinamica del proprio feed in base alla programmazione dei post.

Finora ti ho parlato del primo impatto della tua pagina Instagram, dei contenuti, degli hashtag e di post.

Preparati, sto per parlarti della parte più divertente!

5. Stories

Le storie di Instagram giocano un ruolo fondamentale e di duplice importanza nella strategia editoriale di un account.

  1. Hanno un alto livello empatico e comunicativo
  2.  Instagram premia i brand che utilizzano le stories in modo costante.

Per questo sto per svelarti qualche best practice da utilizzare da subito nelle tue stories.

  1. Scrivere molto testo in alcune stories

esempio di una storia Instagram dov'è presente molto testo

L’utente che guarda la storia dovrà mettere in pausa per leggere tutto il testo.

Un po’ come se dicesse a Instagram: “Ehi, questo contenuto è davvero molto interessante, addirittura lo metto in pausa per guardarlo meglio e passarci più tempo!”

Il risultato?

Instagram tenderà a mostrare maggiormente le storie fatte dall’account, in quanto ritenute dagli utenti molto interessanti.

2) Geolocalizzare la storia

Geolocalizzare la tua storia può portarti ad aumentare le visualizzazioni fino al 15%!

Ti basterà quindi inserire lo sticker LUOGO nella storia per raggiungere possibili nuovi clienti vicini a te.

3) Inserire almeno un hashtag (ma solo se pertinente)

Inserire gli hashtag permette di raggiungere altri utenti esterni alla propria fanbase.

Indeciso sull’hashtag da inserire? Scegli quello più utilizzato!

4) Invita a interagire

Parte della bellezza delle Instagram Stories sta nella facilità con cui ci si può interagire.

Puoi inserire all’interno sondaggi, domande, emoji- slider.

Tutte queste attività invitano all’azione, creando un rapporto diretto con gli utenti.

Inoltre le storie che ricevono più interazioni vengono considerate più interessanti da Instagram e, di conseguenza, premiate in termini di visibilità.

Come hai visto puoi ottenere tantissimi risultati con le Instagram Stories.

Se credi di avere bisogno di aiuto per crearle, puoi affidarti a delle app come UNFOLD, INSHOT e MOJO, che permettono di realizzare facilmente storie di alto impatto visivo e dall’aspetto molto professionale.

6. Influencer marketing

L’influencer marketing è ad oggi senza alcun dubbio il mezzo più efficace per dare visibilità al proprio brand.

Due sono i benefici diretti che puoi trarre dall’influencer marketing:

  1. Si ottiene visibilità sull’audience dell’influencer
  2. Si ottengono contenuti di qualità da riutilizzare nel proprio feed/storie (sempre avendo ottenuto il permesso dell’influencer).

Per scegliere a quale influencer rivolgersi, quello che bisogna considerare è il trust, la fiducia.

Le micro e nano influencer hanno quasi sempre una comunicazione più genuina e meno riconoscibile come pubblicitaria o “markettara”.

Proprio per questo motivo godono di una maggior fiducia da parte della propria audience rispetto ai top influencer.

Come puoi sfruttare al meglio la visibilità dell’influencer?

Comparendo in almeno 1 post e in 2-3 storie. Questo per permettere a tutti i follower dell’influencer di visualizzare almeno un contenuto con il tuo brand.

In ogni caso dovrai chiedere all’influencer di menzionare sempre il brand nella foto usando il tag.

Inoltre è importante che l’influencer contestualizzi il post nella didascalia, inserendo il branded hashtag, se presente.

La geolocalizzazione resta fondamentale anche quando a fare la storia è l’influencer e non il brand.

Non ho ancora terminato i miei suggerimenti per migliorare la visibilità del tuo brand su Instagram.

Ho tenuto alla fine alcune strategie che ti saranno molto utili.

7. Strategie

Branded hashtag

Come ti ho già detto, attraverso i branded hashtag puoi creare strategie volte a diffondere il brand e aumentarne la visibilità.

Inoltre sarai in grado anche di raccogliere contenuti da utilizzare nel proprio account Instagram sfruttando proprio i contenuti generati dagli utenti.

È una delle strategie che puoi immediatamente mettere in pratica per aumentare la brand awareness e raccogliere UGC.

Branded GIF

Creando una GIF potrai innescare viralità e quindi visibilità.

La cosa importante è che il brand non sia troppo presente nella GIF, altrimenti difficilmente verrà usato per abbellire le stories degli utenti.

Giveaway

I giveaway (concorsi a premio) sono tra le strategie più efficaci in termini di crescita follower e fidelizzazione.

Il problema è che sono regolamentate in modo molto complesso in Italia.

Una soluzione utilizzata da molti brand è far veicolare il concorso da un influencer, come se fosse il suo e non del brand.

Strategie di scontistica

Queste sono sempre molto utili a patto che siano sconti diversi dalle classiche promo stagionali.

Possibilmente create e veicolate solamente su Instagram. In questo modo risulteranno davvero efficaci.

Un esempio è il flash deal, un’offerta speciale temporanea, che genera quindi urgenza. In questo modo si massimizza l’efficacia delle campagne mosse sui diversi tipi di pubblico.

Anche i codici sconto sono molto diffusi su Instagram. Alcuni brand non li condividono, ma chiedono agli utenti di scrivere in DM (il sistema di messaggistica di Instagram) in modo da creare un rapporto ancor più diretto con gli utenti.

Conclusioni

Bene, sei arrivato alla fine di questa mini guida.

Ora hai tutti gli elementi per creare un profilo Instagram accattivante ed efficiente per il tuo brand.

Ricordati sempre di creare contenuti di valore, e di non dare troppa importanza ai like, anche perché Instagram li ha oscurati.

Mantieni la coerenza col tuo brand, trova il tuo stile comunicativo, crea contenuti di alta qualità.

Ora Instagram, per te, non ha più segreti.

Se però hai ancora dei dubbi, sono qui per te!

Scrivimi a m.radenti@9bureau.com e parliamone.

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